A New Orleans la musica ha un quartier generale – il French Quarter – e una via – Bourbon Street – che racchiude da sempre l’anima controversa e misteriosa di questa città, fatta di lavoro duro, schiavitù, fiati e piano, alcol e voglia di evasione.

Città dalla storia densa, New Orleans venne fondata nel Settecento da coloni francesi che la chiamarono così in onore di Filippo II di Orleans, principe di Francia. In realtà queste zone erano abitate già da diecimila anni, come dimostrano i resti ritrovati.

Il quartiere francese è il nucleo più antico della città e uno dei suoi simboli è sicuramente Bourbon Street, strada storica piena di bar e strip club. La via è molto caratteristica, ma non limitate la vostra visita a questa strada: andando oltre infatti incontrerete negozi, tanta musica dal vivo, luoghi di ristorazione (ottimi quelli a base di cucina cajun e creola), gallerie e alberghi. Il quartiere francese è infatti una zona molto vivace, dove ammirare i tipici edifici con persiane in legno, balconi decorati in ferro battuto e cortili molto eleganti.

Nella città in cui nacque il jazz, dove il blues e gli spiritual hanno risuonato per i palazzi e le piantagioni, nelle case e nelle chiese, un tour dei luoghi e dei locali imperdibili della musica dal vivo è un must, da annoverare al primo posto tra le cose da fare a New Orleans.

A soli tre isolati dal Mississipi, aperta dal 1961, Preservation Hall è un indirizzo imperdibile per chi vuole conoscere il vero Jazz di New Orleans.

Passeggiare per il Garden District con i suoi bellissimi palazzi e gli alberi di magnolia è un ottimo modo per trascorrere una giornata di primavera. Costruito dagli anglo-americani che si sono trasferiti a New Orleans dopo l’acquisto della Louisiana, questo quartiere è a soli 10 minuti dal quartiere francese, eppure sembrano proprio due mondi a parte.