Programma


Giorno 1 Salt Lake City

Arrivo a Salt Lake City, ritiro dell’auto e trasferimento in hotel.

Pernottamento.


Giorno 2 Salt Lake City / Moab

Partenza in mattinata in direzione sud verso Moab.

La località di Moab è punto di partenza per la visita di due tra i pachi più suggestivi degli Stati Uniti: Arches e Canyonlands. Nella prima mezza giornata a disposizione è possibile visitare il parco di Arches.

Arches National Park è un piccolo parco tra i più conosciuti dello Utah, è grande solo 305 km², ma conserva più di 2000 archi naturali, tra cui il famoso Delicate Arch, il quale è anche raffigurato sulle targhe dello stato.

Gli eventi naturali come pioggia, neve, ghiaccio e le notevoli escursioni termiche, hanno modellato per anni, tutti questi paesaggi, con archi differenti uno dall’altro, che presentano dimensioni a partire da un’apertura di tre piedi, il minimo per essere considerato un arco, al Landscape Arch, l’arco più lungo, che misura ben 306 piedi da una base all’altra.

Dal 1970 43 archi sono crollati a causa dell’erosione, proprio l’ultimo il Wall Arch nell’agosto 2008.

Arches NP si trova a 5 miglia a Nord dalla cittadina di Moab, bisogna prendere l’Highway 191 per arrivare all’entrata principale dell’parco dove si trova il visitor center.

La strada asfaltata che attraversa il parco vi dà la possibilità di vedere molto già solo dall’ automobile, anche se è meglio visitare il parco a piedi con diversi sentieri da percorrere, i quali permettono di avvicinarsi ai famosi archi.


Giorno 3 Moab (Canyonlands National Park)

È il più grande parco nazionale nello Utah, con una superficie di circa 1350 km2, è un’immensa distesa rocciosa, scolpita nel corso dei secoli dagli agenti atmosferici e attraversata al centro da due grandi gole, dove scorrono il Green River e il Colorado.

La zona di Canyonlands è conosciuto in tutto il mondo per il ciclismo e le escursioni in montagna, le discese lungo il fiume con i gommoni, e soprattutto le escursioni con la Jeep.

Il clima in Canyonlands è estremamente secco, la maggioranza delle precipitazioni avviene in primavera e tarda estate, le temperature spesso superano i 100 gradi Fahrenheit in estate.

Il parco è diviso in tre zone, ognuna delle quali con un proprio ingresso e denominate a seconda del loro paesaggio: Island in the Sky “Isola nel Cielo, ” The Needles “Le Punte” e The Maze “Il Labirinto.”

Island in the Sky si estende a nord tra i due fiumi, si trova in cima a rocce d’arenaria su uno strapiombo di circa 1500 piedi, da varie parti si possono vedere le altre due zone del parco e in alcuni punti si possono vedere quasi 100 miglia in qualsiasi direzione, con bellissime vedute panoramiche. Con circa 30 miglia di strade asfaltate, che portano a diversi punti di vista o all’inizio dei trail, Island in the Sky risulta essere la parte più facile da visitare di Canyonlands.

The Needle si trova nell’angolo sud-est di Canyonlands ed è stato chiamato così per i variopinti pilastri che sporgono dal terreno creando uno spettacolo indimenticabile, insieme a canyon, conche e anche archi, che però a differenza del parco di Arches, richiedono lunghe escursioni o addirittura 4×4.

La strada panoramica si può fare in una o due ore, tuttavia gli escursionisti e gli appassionati di 4×4 potranno dedicare anche più di un giorno per questa zona.

The Maze è la zona meno accessibile e più selvaggia di Canyonlands, dovuta alla lontananza dell’ingresso e la difficoltà di strade e sentieri, solo 1 visitatore su 100 visita questa zona quando si reca a Canyonlalds. Questa zona è caratterizzata da canyon a forma di labirinto, con rocce alte e pinne sabbiose e variopinte, e si trova ad ovest dei fiumi. Famosa anche per le antiche pitture rupresti e per i numerosi canyon e diramazioni accessibili solo in 4×4.


Giorno 4 Moab / Mesa Verde National Park

Mesa Verde National Park è ubicato nell’angolo sud-occidentale dello stato del Colorado e denominato patrimonio dell’umanità UNESCO. Il parco è conosciuto in tutto il mondo per i “cliff dwellings”, antichi villaggi rupestri incastonati all’interno di nicchie rocciose e incredibilmente ben conservati, che rappresentano alcuni dei siti archeologici più interessanti del Nord America. L’area è nota anche per il suo paesaggio naturale, caratterizzato da zone desertiche, ripidi canyon e altopiani boscosi.

L’accesso diretto ai principali siti archeologici è disponibile solo mediante visite guidate e i biglietti devono essere acquistati presso il Far View Visitor Center. Visitare questi resti archeologici è davvero un’esperienza affascinante: passeggiare tra le rovine, ammirando le plazas, le pitture rupestri o le kivas (camere rituali circolari in pietra) riporta ad un mondo ancestrale e misterioso.


Giorno 5 Mesa Verde National Park / Four Corners Monument / Monument Valley

Partenza in direzione Monument Valley con sosta intermedia al Four Corners Monument (monumento dei quattro angoli), il punto d’intersezione fra gli stati di Colorado, Utah, New Mexico e Arizona. La zona è desertica e in sé non avrebbe niente di particolarmente interessante, tuttavia la sua suggestiva posizione richiama ogni anno tantissimi visitatori.

Arrivo alla Monument Valley, celebre scenario west di tanti film, su tutti quelli di John Ford (tanto da dedicargli un punto panoramico, il John Ford’s Point). La Monument Valley è un pianoro di origine fluviale che si trova al confine tra Utah e Arizona (all’interno della riserva dei Navajo), caratterizzato dalle celebri guglie, frutto della millenaria erosione del fiume

È possibile visitare la zona in autonomia con la propria auto si percorre la Valley Drive, la strada sterrata a percorso obbligato di circa 17 miglia, con limite di velocità di 15mph.

Attenzione però, qui dovrete stare alle regole degli abitanti della riserva, non potrete quindi avventurarvi in giro per la valle dove vi pare, come fareste in un qualsiasi National Park e dovrete quindi seguire la segnaletica e non uscire mai dai sentieri. All’entrata vi sarà consegnata una mappa con le varie soste ed alcune info;  per una visita completa vi serviranno circa 3-4 ore.

Dal visitor center o al Goulding Lodge potrete prenotare visite organizzate nella valle con una guida Navajo, che tramite una jeep o un pulmino vi accompagnerà alla scoperta della Monument Valley.

I prezzi variano in base alla lunghezza del tour, ci sono tour dalla lunghezza di 2 ore che in pratica fanno il giro che fareste voi con la macchina, quindi sono sconsigliati, oppure come avevo fatto io il tour da 3 ore e mezza dove oltre al giro classico vi portano in zone non accessibili con i veicoli privati.

Un’altra alternativa molto bella per visitare la valle, potrebbe essere l’escursione a cavallo, sempre in partenza dal Visitor Centre.


Giorno 6 Monument Valley / Canyon de Chelly (Chinle)

Il Canyon de Chelly, meno conosciuto del Grand Canyon, ma certamente altrettanto suggestivo. È un’area naturale protetta di circa 340 chilometri quadrati istituita come Monumento Nazionale degli Stati Uniti nel lontano 1931. Inserito pienamente in una riserva Navajo, ha un aspetto decisamente maestoso, con le sue 2 pareti di arenaria a strapiombo che salgono vertiginosamente formando imponenti dirupi alti fino a 300 metri. È formato a sua volta da due canyon (il Canyon del Muerto e il Monument Canyon) e si ramifica in una serie di numerosi e canyon più piccoli, a formare un vero e proprio labirinto.


Giorno 7 Chinle / Holbrook

Holbrook è la cittadina di riferimento per la visita del Petrified Forest National Park. Dall’entrata nord del parco si accede subito alla zona del Painted Desert, un’area desertica rada e arida le rocce formano un arcobaleno che va dal giallo all’azzurro al rosso al grigio. Non sarà necessario fare sentieri a piedi, se non per brevissimi tratti: tutte le piazzole lungo la strada sono terrazze sul panorama sottostante.

Si prosegue poi verso la vera e propria area della foresta pietrificata. Quello che senz’altro sorprende nel parco è l’incredibile quantità di tronchi d’albero fossilizzati risalenti a più di 200 milioni di anni fa. Le gigantesche conifere presenti all’epoca in questa regione paludosa sono state inghiottite e trasformate dagli agenti atmosferici. In seguito, gli alberi sono riaffiorati in superficie, sotto forma di blocchi di pietra

È anche possibile osservarvi delle incisioni rupestri dei nativi americani. Tutte queste particolarità hanno permesso al Parco Nazionale Petrified Forest di essere classificato come patrimonio mondiale dell’UNESCO.


Giorno 8 Holbrook / Saguaro National Park (Tanque Verde Ranch)

Questo parco nazionale fu voluto per preservare questa particolare varietà di cactus giganti, detta appunto saguaro, al tempo a rischio estinzione. Se siete appassionati di atmosfere western e state progettando un itinerario della West Coast, potete considerare di aggiungerlo al vostro percorso. Il parco circonda la cittadina di Tucson ed è diviso in due porzioni. Sarà possibile soggiornare presso il Tanque Verde Guest Ranch. Fondato nel 1868, offre alloggi di charme nel sud-ovest. Le attività offerte includono: passeggiate, barbecue, piscina, vasca idromassaggio, intrattenimento serale, pesca, centro fitness e programmi per bambini completamente supervisionati. Questo è il ranch più conosciuto dell’Arizona, situato alla periferia est di Tucson e adiacente al Parco Nazionale del Saguaro.

 


Giorno 9 Saguaro National Park (Tanque Verde Ranch)

Giornata a disposizione per sfruttare le attività offerte dal ranch.

 


Giorno 10 Saguaro National Park (Tanque Verde Ranch) / Phoenix

Ritorno in auto a Phoenix. Nonostante sia la più grande città degli Stati Uniti sud-occidentali, la maggiore attrattiva di Phoenix è la terra e la natura che la circonda: un’immensa distesa di deserto selvaggio. La città è una metropoli moderna, con una frenetica produzione artistica e un’economia vivace.