Salvador, altrimenti detta Bahia, è sicuramente una delle mete più note e ricche di fascino del Brasile. Nella città alta – che si identifica con il quartiere denominato Pelourinho, da qualche anno recuperato alla malavita e dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’ umanità – ci sono una gran quantità di chiese per lo più del XVII e XVIII secolo; tra le più note la Chiesa do Carmo e la Cattedrale e Chiesa di Sao Francisco (San Francesco), ricchissima di decorazioni in oro; uno dei più bei esempi di barocco portoghese al mondo. Nei pressi del Palazzo Rio Branco si trova lo storico ascensore Lacerda con il quale in un istante si scende nella città bassa (Baixa). A pochi passi dall’uscita dell’ascensore si raggiunge il Mercado Modelo, una caratteristica costruzione, solitamente presa d’assalto dai turisti, dove si trovano innumerevoli botteghe che espongono artigianato locale di vario tipo (oggetti in cuoio, ceramiche, pizzi, statue intagliate in legno, etc).

Salvador da Bahia – fondata nel 1549 da Tomé de Souza, suo primo governatore generale – rimase capitale del Brasile sino al 1763. L’influenza africana è ancora molto forte e resa evidente dalla netta preponderanza della popolazione di colore. Gli schiavi deportati hanno tramandato molte usanze della loro terra, tra cui la Capoeira, una sorta di arte marziale ed il Candomblè, una pratica religiosa africana con influenze di cattolicesimo.