All’età di quarantatrè anni, esattamente otto anni dopo aver raggiunto l’lluminazione, Buddha Gaotama intraprese un lungo viaggio dall’India verso oriente raggiungendo i territori dell’odierna Birmania che a quel tempo erano ancora in gran parte sommersi dalle acque dell’oceano Indiano.

Lungo una stretta striscia di sabbia che emergeva dal mare, il Buddha ebbe una particolare visione che lo colpì: due anatre selvatiche erano ferme ed immobili una sopra all’altra. Il Buddha capì che questa insolita situazione aveva un particolare significato di auspicio e predisse che nei secoli a venire un grande e potente Regno paladino della fede Buddista sarebbe sorto da quella piccola striscia di sabbia.

Questo avvenne quasi 1500 anni dopo quando i detriti accumulati in mare dal fiume Irrawaddy spostarono più a sud la linea di costa andando a coprire quella piccola linea sabbiosa.

Le popolazioni di stripe Mon, di profonda fede buddista e provenienti dalla grande città imperiale di Thaton, oggi completamente perduta, furono le prime ad occupare queste nuove terre fondando la città di “Bago” probabilmente nel corso del VI o VII secolo DC.

Nel 1056 DC, il grande Re Birmano di Bagan Anawrahta conquistò Bago catturando il Re Mon Manuha in una nota vicenda storica tramite la quale Bagan divenne il più potente Regno Buddista dell’intera area.

Per riconquistare la propria indipendenza, Bago dovrà attendere la distruzione di Bagan nel 1289 per mano dei mongoli del Kubilai Khan.

Nei secoli successivi Bago diverrà l’acerrimo nemico di Ava, la città che erediterà da Bagan lo scettro del Regno Birmano.

Fino al 1539, Bago sarà la capitale di un grande Regno Mon che si estenderà attraverso tutta l’odierna Birmania meridionale. In quel fatidico anno la città viene nuovamente sconfitta ed annessa dai Birmani che nel frattempo hanno spostato la propria capitale a Taungoo, nel cuore dell’odierna Birmania centrale, e guidati da una nuova Dinastia di regnanti facente capo al Re guerriero Tabinshweti. Sarà lo stesso Re, innamorato delle meraviglie di Bago, a trasferire qui la propria sede di comando. In pochi anni, da capitale del regno Mon Bago si ritrova ad essere la nuova capitale dell’ex nemico Birmano!

Quella di Tabinshweti è anche una scelta tattica e militare. Bago sarà infatti un’ottima base logistica per le truppe che da lì a poco invaderanno e conquisteranno il Regno del Siam di Ayuttaya!

Nel 1634 il Re Birmano riporta ad Ava la propria sede di Governo. Per le popolazioni Mon si riapre la speranza di poter riconquistare la propria indipendenza e per alcuni anni viene rifondato il “Nuovo Regno Mon di Bago” ma nel 1757 sarà Re Alaungpaya di Ava a sconfiggere ed annientare definitivamente le velleità dei Mon.

La città, devastata e distrutta, verrà completamente abbandonata per quasi un secolo fino a quando il Re Birmano Bodawpaya di Amarapura deciderà di ricostruirla e riportarla in vita. L’operazione avrà però una semplice valenza storica ed affettiva. Bago non potrà infatti più riconquistare il ruolo egemone che aveva acquisito nel commercio a causa del cambiamento nel corso del fiume Irrawaddy che la esclude dalle grandi vie di comunicazione.

Nel 1852 Bago cade sotto l’egemonia colonialista degli inglesi perdendo ulteriore importanza. Saranno infatti gli inglesi stessi a scegliere Yangon quale nuova città di governo.

Oggi Bago è una piccola cittadina a circa 60 km da Yangon e mostra ancora alcuni ricordi del suo glorioso passato.