Programma
Giorno 1, Arrivo a: Osaka
Arrivo all’aeroporto internazionale di Osaka Kansai. Dopo le formalità doganali trasferimento autonomo all’hotel.
Giorno 2: Koyasan
(cena)
Trasferimento autonomo al monte Koya utilizzando il Japan rail Pass. Il monte Kōya si trova a sud della città di Osaka, nella prefettura di Wakayama. È considerato uno dei luoghi più sacri del Giappone ed uno dei maggiori centri monastici del Paese. Fondato 12 secoli fa dal monaco Kūkai, conosciuto anche come Kōbō-Daishi, è diventato col tempo il principale centro per lo studio e la pratica del Buddhismo Esoterico e sede della setta del Buddhismo Shingon. Il Kōya-san ospita una grande area sacra con un complesso di templi buddhisti e santuari. L’area di Oku-no-In è circondata da una fitta foresta di cedri, ed è sede di un vasto cimitero con molti mausolei, tra cui quello di Kūkai, e un monumento ai caduti nella Seconda guerra mondiale. Nel 2004 l’area sacra del Monte Kōya è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Molti pellegrini che effettuano la visita ai templi iniziano e completano il viaggio visitando il monte Koya dove Kõbõ Daishi è sepolto.
Giorno 3: Wakayama
(colazione)
Trasferimento autonomo a Wakayama utilizzando il Japan rail Pass. Wakayama è una piacevole cittadina della prefettura stessa. Il principale motivo d’interesse della città è costituito dal Wakayama-jō, che rimane tutt’oggi un popolare simbolo della città. La gente ama venire a passeggiare o a fare jogging nel parco, portando i bambini a visitare il castello. Le mura bianche del castello sono molto imponenti e spesso viene chiamato “Castello Bianco” oppure “Tarafuku-jo” per la montagna su cui è situato. Vicino al castello scorre il fiume Kinokawa che rappresenta un suo fossato naturale. A pochi passi dal castello si trova il Museo d’arte moderna che sicuramente merita una visita per il particolare edificio che lo ospita e per la piccola ma interessante collezione di arte giapponese e occidentale del XX secolo. A Wakayama esiste anche una delle tre cosiddette Strade della Melodia del Giappone con la particolarità, quando viene percorsa, di generare forti vibrazioni sonore simili a un rombo, a causa di alcune fessure scavate nella pavimentazione.
Giorno 4: Tokushima
(solo pernottamento)
Trasferimento autonomo al porto e traghetto per Tokushima (da fare in loco). Sede dei primi 23 degli 88 templi, la prefettura di Tokushima è nota ai pellegrini come Hosshin-no-dõjõ, ovvero “il luogo che termina il raggiungimento dell’illuminazione”. Tra i templi più interessanti vi è il Ryõzen-ji che segna la prima tappa del Pellegrinaggio degli 88 templi di Shikoku. Il percorso che si snoda tra le montagne dal tempio 11 al tempio 12 è la parte più ripida e difficile del pellegrinaggio. Il tempio 19, il tempio Tatsueji, invece è una sorta di spartiacque, soltanto chi abbia veramente “intenzioni pure” può oltrepassarlo. La Provincia di Tokushima è particolarmente ricca di paesaggi naturali di grande bellezza, di montagne che superano i 1000 metri, come pure di spettacoli marini impressionanti. La città di Tokushima è famosa per il suo festival di Awa-odori-matsuri che riunisce oltre 1,3 milioni di spettatori, ogni anno dal 12 al 15 agosto, per ammirare e per partecipare a danze tradizionali molto movimentate e gioiose, ritmate da shamisen, gong e tamburi. Questa danza, che vanta oltre 400 anni di storia, ha ormai raggiunto grande fama, con spettacoli che la portano al di fuori dei confini nazionali. Anche se il festival di Awa-odori si svolge in estate, è possibile averne dei saggi grazie a delle rappresentazioni che si tengono durante tutto l’anno, e anzi cimentarsi nella danza stessa con l’aiuto di autentici danzatori. La struttura dispone anche di un museo che ripercorre la storia di questa danza. Nelle vicinanze di Tokushima si trova la Valle di Iya, soprannominata “Tibet donarutoel Giappone”, è una remota valle divenuta famosa per i suoi particolari ponticelli (kazura-bashi, ponti di liane) e la natura ancora incontaminata. Il paesaggio di Iya è caratterizzato da fiumi dalle acque color smeraldo e le fattorie tradizionali adagiate tra le colline. Da non perdere i Vortici di Naruto. I movimenti delle maree tra il Mare Interno e l’Oceano Pacifico sono all’origine dei vortici impressionanti dello Stretto. Ci si può avvicinare per ammirarli in mini-crociere organizzate, sul battello Kanrin-maru, o osservarli dal porto di Fukura. Il momento più propizio è un’ora prima o dopo l’inizio della marea che si verifica 4 volte al giorno. Sulla sponda opposta, nella città di Naruto, un vero e proprio “percorso dei vortici” è stato allestito dalla Provincia di Tokushima. Si tratta di una passeggiata sotto il ponte di Onaruto, in cui parte del pavimento è di vetro, il che consente di vedere i vortici 450 metri più in basso.
Giorno 5: Tokushima
(solo pernottamento)
Giornata a disposizione. La Provincia di Tokushima è particolarmente ricca di paesaggi naturali di grande bellezza, di montagne che superano i 1000 metri, come pure di spettacoli marini impressionanti. La città di Tokushima è famosa per il suo festival di Awa-odori-matsuri che riunisce oltre 1,3 milioni di spettatori, ogni anno dal 12 al 15 agosto, per ammirare e per partecipare a danze tradizionali molto movimentate e gioiose, ritmate da shamisen, gong e tamburi. Questa danza, che vanta oltre 400 anni di storia, ha ormai raggiunto grande fama, con spettacoli che la portano al di fuori dei confini nazionali. Anche se il festival di Awa-odori si svolge in estate, è possibile averne dei saggi grazie a delle rappresentazioni che si tengono durante tutto l’anno, e anzi cimentarsi nella danza stessa con l’aiuto di autentici danzatori. La struttura dispone anche di un museo che ripercorre la storia di questa danza. Nelle vicinanze di Tokushima si trova la Valle di Iya, soprannominata “Tibet del Giappone”, è una remota valle divenuta famosa per i suoi particolari ponticelli (kazura-bashi, ponti di liane) e la natura ancora incontaminata. Il paesaggio di Iya è caratterizzato da fiumi dalle acque color smeraldo e le fattorie tradizionali adagiate tra le colline. Da non perdere l’impressionante spettacolo dei Vortici di Naruto. I movimenti delle maree tra il Mare Interno e l’Oceano Pacifico sono all’origine di centinaia di vortici di tutte le dimensioni. Ci si può avvicinare per ammirarli in mini-crociere organizzate, sul battello Kanrin-maru, o osservarli dal porto di Fukura. Il momento più propizio è un’ora prima o dopo l’inizio della marea che si verifica 4 volte al giorno. Sulla sponda opposta, nella città di Naruto, un vero e proprio “percorso dei vortici” è stato allestito dalla Provincia di Tokushima. Si tratta di una passeggiata sotto il ponte di Onaruto, in cui parte del pavimento è di vetro, il che consente di vedere i vortici 450 metri più in basso.
Giorno 6: Kochi
(solo pernottamento)
Trasferimento autonomo a Kochi utilizzando il Japan rail Pass.
Giorno 7: Kochi
(solo pernottamento)
Giornata a disposizione. Situata sul delta del fiume Kagami (il Fiume Specchio, così chiamato per la purezza delle sue acque) la città di Kochi, capoluogo della provincia omonima, è dominata da un castello del XVII secolo. Apprezzata dai buongustai per la specialità della palamita, pescata al largo della costa, e in particolare per il katsuoboshi, palamite essiccate ampiamente utilizzate nella cucina giapponese. Kochi è anche famosa per la sua festa dal gusto esotico, il Yasakoi-matsuri. Tra il 9 e 12 agosto ben 20000 ballerini in yukata dai colori vivaci riempiono la città di danze tradizionali entusiasmanti. Costruito nel XVII secolo, distrutto e poi ricostruito nel XVIII, il castello di Kochi è il simbolo della città e testimone del suo storico passato. Il mastio, le porte e i suoi depositi sono stati classificati come importanti beni culturali. Nella prefettura di Kochi si può visitare il 31° tempio del percorso di pellegrinaggio Shikoku, il Chikurin-ji, dove Kõbõ Daishi fu allenato.
Giorno 8: Uwajima
(solo pernottamento)
Trasferimento autonomo a Uwajima utilizzando il Japan rail Pass.
Giorno 9: Uwajima
(solo pernottamento)
Giornata a disposizione. Dal XVII al XIX secolo, il famoso clan Date regnava dall’alto del suo castello sulla città e su tutta la regione. Oggi si può visitare sia il castello, sia il museo comunale di Date che espone 40000 oggetti legati alla storia del clan: costumi, armi, ceramiche, documenti, oggetti d’arte e una bella collezione di decorazioni di nozze, o ancora il giardino del Tensha-en, apprezzato per i suoi glicini e i suoi giunchi. La città è anche famosa per i tradizionali combattimenti dei tori (il 2 gennaio, la prima domenica di aprile, il 24 luglio, il 14 agosto e la quarta domenica di ottobre). Durante il festival della città (dal 22 al 24 luglio), per le strade vengono esibiti in corteo delle effigi giganti che raffigurano dei tori.
Giorno 10: Matsuyama
(solo pernottamento)
Trasferimento autonomo a Matsuyama utilizzando il Japan rail Pass. La più grande città dell’isola Shikoku è una meta ambita per il suo castello e per Dogo-onsen, una fonte termale conosciuta e utilizzata da ben 3000 anni. Ma è anche una città importante nel mondo della letteratura giapponese, dato che vi hanno soggiornato Masaoka Shiki, il padre del moderno haiku, e il noto romanziere Natsume Soseki. Quest’ultimo vi ha perfino ambientato la storia di uno fra i suoi più celebri romanzi, Botchan. (Il signorino) In suo onore, perciò, la città di Matsuyama ha messo in opera una linea tranviaria all’antica, chiamata il treno di Botchan, che consente di visitare la città in modo molto piacevole. Il tempio Ishite-ji, che occupa la posizione numero 51 del pellegrinaggio e si trova ad appena 15/20 minuti a piedi da Dogo Onsen. La divinità venerata in questo tempio è Kishimojin: normalmente viene pregata affinché garantisca un parto agevole. Si dice che chiunque raccolga un sasso intorno alla sala in cui è custodita Kishimojin verrà benedetto e potrà avere bambini.
Giorno 11: Takamatsu
(solo pernottamento)
Trasferimento autonomo a Takamatsu utilizzando il Japan rail Pass.
Giorno 12: Takamatsu
(solo pernottamento)
Giornata a disposizione. Fino alla costruzione del ponte Seto Ohashi nel 1988, Takamatsu è stato il punto di accesso privilegiato all’isola di Shikoku. Importanti siti storici testimoniano di questo passato, mentre l’attività economica e culturale attuale rende conto del dinamismo della città. La città è sede di uno dei giardini più belli del Giappone, il Ritsurin. Anche i suoi dintorni sono di grande interesse, con diversi siti, da quelli prestigiosi dedicati all’arte contemporanea, a quelli naturali come l’arcipelago di isole pittoresche di fronte al porto. Infine, Takamatsu è famosa per i sanuki udon, le tagliatelle che si vengono a degustare qui da tutto il Giappone. Il tempio Yahima-ji è l’84° tempio del pellegrinaggio e nacque grazie al sommo sacerdote Ganjin in onore di Fugen Bosatsu, protettore del Buddhismo.
Giorno 13: Osaka
(solo pernottamento)
Trasferimento autonomo a Osaka utilizzando il Japan rail Pass.
Giorno 14: Osaka
(solo pernottamento)
Trasferimento autonomo in hotel e rientro in Italia o proseguimento per la prossima destinazione.
La quota include:
- Hotels 3 stelle in solo pernottamento come da programma
- Japan rail pass di 14 giorni in seconda classe
- Assicurazione base medico/bagaglio
La quota non include:
- Volo intercontinentale
- Tasse aeroportuali
- Spedizione bagagli
- Escursioni, guide, trasferimenti
- Pasti non indicati in programma
- Bevande durante i pasti
- Assicurazione annullamento
- Tutta quanto non espressamente indicato ne “la quota comprende”