Chefchaouen è davvero una delle città più belle del Marocco settentrionale, e probabilmente di tutto il Marocco. Situata ai piedi delle aspre montagne del Rif è una cascata di case dalle pareti blu armonicamente inserite in un meraviglioso paesaggio naturale.

Nonostante la fama di Chefchaouen sia aumentata in maniera proporziale alle quantità di foto e video pubblicati su Instagram, la Perla Blu del Marocco rimane una città tutto sommato tranquilla, rilassata e pittoresca. Turistica sì, ma ancora un mondo a sé rispetto al caos di Marrakech e Fez.

L’attrazione principale di Chefchaouen è la medina: splendida nel suo insieme, è anche la zona all’interno della quale si concentrano gli edifici più interessanti della città. Non mancano però cose da vedere anche al di fuori delle mura della medina come la piazza Uta el-Hammam è il cuore della medina di Chefchaouen, verso cui convergono le principali stradine che percorrono la labirintica città vecchia. Questa elegante piazza lastricata è fiancheggiata da bar e ristoranti e rappresenta il luogo ideale per fare una pausa sorseggiando un té alla menta o gustando un tajine.

Tra tanti edifici blu a Chefchaouen spicca una costruzione in pietra color salmone: è la Kasbah, una fortezza cinta da mura fatta ereggere tra il XV e il XVI secolo per volontà del fondatore della città, Moulay Ali Ben Moussa Ben Rached El Alami. Questo piccolo ma affascinante edificio in stile andaluso-magrebino conta 11 torri; è possibile salire in cima ad alcune per ammirare una splendida vista sulla città e i suoi dintorni. All’interno delle sue mura è racchiuso un fresco giardino. La fortezza è oggi sede del Museo Etnografico e di una piccola galleria d’arte.

Al fondatore di Chefchaouen dobbiamo la kasbah, il figlio invece ci ha lasciato in eredità la Grand Mosquée: si contraddistingue per un minareto ottagonale, una forma che risente delle influenze dell’architettura andalusa. Anche in questo caso non è il blu il colore dell’edificio ma i toni neutri del beige e del mattone.

La porta Bab el Ain è uno dei principali accessi alla medina ed è situata lungo il lato meridionale, non lontano da un cimitero di ampie dimensioni. L’imponente facciata color terracotta ha un piccolo arco da cui è possibile entrare nella medina e delle finestre nella parte superiore.

Val la pena spostarsi di due chilometri dalla medina per ammirare un’altra delle meraviglie architettoniche della città: la Moschea Spagnola. Arroccata su una collina, questa moschea costruita negli anni Venti del Novecento dagli spagnoli è straordinariamente evocativa. Non incontrò mai il favore della popolazione locale, che la frequentò assai raramente, e cadde presto in rovina; di recente però è stata ristrutturata. Essendo una moschea non in servizio può essere visitata anche da non-musulmani. Approfittate dell’occasione per dare un’occhiata all’interno, dopodiché uscite e puntate il vostro sguardo verso la città: la Moschea Spagnola è uno dei migliori punti panoramici di Chefchaouen. Si raggiunge a piedi con una camminata in salita di circa 45 minuti.