Programma


Giorno 1, Arrivo a: Austin

Arrivo e ritiro dell’auto a noleggio in aeroporto. Trasferimento libero in hotel.
Iniziamo dalla capitale del Texas, la vivace Austin.
Oltre a numerosi musei di prim’ordine, da non perdere lo State Capitol, una versione più modesta di quello di Washington.


Giorno 2-3: San Antonio
  • Austin – San Antonio

Città viva e ricca di attività con la sua imperdibile River Walk, il cuore della città che ospita negozi, ristoranti e i locali alla moda. Per gli amanti del basket, se ci sono partite in programma recatevi all’AT&T Center per vedere gli Spurs (dove gioca l’italiano Marco Belinelli).
A sud di San Antonio si estende la Choke Canyon Reservoir che ospita innumerevoli specie animali tra cui il temibile alligatore americano.


Giorno 4: Big Bend National Park
  • San Antonio – Big Bend National Park

A confine tra USA e Messico sorge questa fantastica riserva naturale occupata per il 90% da deserto. Paesaggi stupendi in ogni angolo di questo parco attraversato dalle Chisos Mountains, la zona più piovosa. Esplorate varie regioni, tra cui la Castolon Historic District che offre natura e racconta la storia del vecchio west.
Sapevate che sparse per il parco ci sono più di 300 tombe, per lo più di persone sconosciute?


Giorno 5: Guadalupe Mountain National Park
  • Big Bend National Park – Guadalupe Mountain National Park

Un bel parco di montagna ottimo per gli amanti dell’escursionismo. Il paesaggio è davvero molto particolare e regala il top al tramonto. Il Guadalupe Peak è il punto più alto del Texas.


Giorno 6, Arrivo a: Albuquerque
  • Guadalupe Mountain National Park – Albuquerque

La città più grande dello stato è Albuquerque, più di mezzo milione di abitanti, ospitata da un esteso altopiano dal quale si ammirano i 3100 metri del Sandia Peak, che si staglia sullo sfondo qualche chilometro fuori dal centro. Da vedere, innanzitutto, l’Old Town Plaza, contornata di ristoranti, negozi e locali, che mantiene viva l’impronta spagnola con la chiesa di San Filippo Neri. Dopo aver visitato il New Mexico Museum of Natural History, che racchiude anche un modello visitabile di vulcano, c’è l’occasione per alcuni incontri curiosi: il Telephone Pioneer Museum, che ospita una collezione di telefoni dal 1876 ad oggi; il National Atomic Museum, istituito in memoria del lancio prima bomba atomica; ed il Museum of Geology and Institute of Meteoritcs Meteorite Museum, che espone più di duecento meteoriti precipitate sulla Terra.


Giorno 7-8, Arrivo a: Santa Fe
  • Albuquerque – Santa Fe

La capitale è Santa Fe, la quarta città più grande del New Mexico coi suoi 62.000 abitanti, e la più antica di tutti gli Stati Uniti, potendo far risalire la propria fondazione fino al 1610. Il panorama è semplicemente da sogno: il colore predominante è l’ocra, la tinta che contraddistingue la maggior parte delle abitazioni squadrate con mura di mattoni in argilla, sabbia ed acqua seccati al sole, che a seconda della luce, gli conferisce più di sessanta sfumature rosate. La visita non può che cominciare da The Plaza, la piazza principale, ingentilita da un bel portico perimetrale sotto il quale si trovano ad ogni ora del giorno decine di indiani intenti a vendere oggetti in ceramica e gioielli. Molto belle sono anche le chiese, dalla cattedrale intitolata a San Francesco d’Assisi, alla Loretto Chapel, fino alla Cristo Rey Church, la costruzione in adobe più grande degli USA. Passeggiando per la città si incontrano anche centoventicinque gallerie d’arte, e la famosa Plaza de Toros, l’arena che in luglio si anima con il Rodeo de Santa Fe, un’esibizione dei migliori cowboy d’America che si danno alla doma dei cavalli e dei tori selvaggi.
Da visitare nei dintorni …
Oltre alle bellissime città, il New Mexico è caratterizzato da un paesaggio extraurbano assolutamente splendido, che coniuga a meraviglia la natura con i tratti del grande passato pre coloniale. A riguardo non si possono perdere gli otto Pueblo nello spazio di nemmeno sessanta chilometri, vale a dire gli Eight Nothern Pueblos, i villaggi indiani che si incontrano a nord di Santa Fe. Il più famoso è quello di Taos, costruito più di 1000 anni fa, mentre un altro stupefacente esempio di insediamento indiano si incontra ad ovest di Albuquerque, verso il confine con l’Arizona: è il Pueblo di Acoma, la capitale della civiltà indiana Anasazi, da tutti conosciuta come sky city, la città del cielo, perché costruita su un altopiano di arenaria.


Giorno 9, Arrivo a: Gallup
  • Santa Fe – Gallup

Neanche 20.000 abitanti, una specie di Terra Santa per gli amanti del cinema che potranno visitare El Rancho Hotel, le cui camere sono dedicate agli attori che vi dormirono durante le riprese rispettivi film ambientati in New Messico, arricchite da foto autografate, tra cui spiccano quelle di “mostri sacri” come Humphrey Bogart, Kirk Douglas e Spencer Tracy, e permeate da una curiosa leggenda legata a John Wayne, che sarebbe entrato nella lobby dell’albergo a cavallo trottando fino al bancone del bar, dove avrebbe ordinato due birre, una per lui ed una per il fedel destriero.


Giorno 10, Arrivo a: Monument Valley
  • Gallup – Monument Valley

Celebre scenario west di tanti film, su tutti quelli di John Ford (tanto da dedicargli un punto panoramico, il John Ford’s Point). La Monument Valley è un pianoro di origine fluviale che si trova al confine tra Utah e Arizona (all’interno della riserva dei Navajo), caratterizzato dalle celebri guglie, frutto della millenaria erosione del fiume.


Giorno 11-12, Arrivo a: Grand Canyon
  • Monument Valley – Grand Canyon

Il Grand Canyon, che si trova nella parte nord dell’Arizona, è un’enorme fenditura scavata dal fiume Colorado nel corso di milioni di anni, è una delle sette meraviglie del mondo e si estende per circa 5000 km² ed è visitato da più di 5 milioni di persone l’anno.
È lungo circa 500 chilometri, profondo fino a 1.800 m e con una larghezza variabile dai 500 metri ai 29 chilometri. Il parco è diviso in due versanti, detti Rim, il South Rim, la parte più turistica e il North Rim, meno visitata, ma comunque molto bella e più selvaggia. Anche se i due versanti sembrano vicini a vederli sulla cartina, per raggiungere la parte opposta occorrono circa 5/6 ore in macchina.


Giorno 13-14, Arrivo a: Las Vegas
  • Grand Canyon – Las Vegas

Las Vegas è diventata famosa grazie alle leggi del Nevada, le quali, negli anni trenta, permettevano di sposarsi e divorziare con molta facilità, cosa impensabile in altre parti degli Stati Uniti, e poi soprattutto per la legalizzazione del gioco d’azzardo.
Prima di tutto questo, all’inizio del novecento, Las Vegas non era altro che un punto di sosta per i pionieri diretti in California, ma poi con l’espandersi delle ferrovie perse poco a poco importanza, fino alla costruzione della Diga Hoover e dal Lago Mead che essa aveva formato, che cominciò a richiamare turisti e cominciare la rinascita.
Fu soprattutto grazie alla legalizzazione del gioco d’azzardo, avvenuta il 19 marzo 1931, che Las Vegas ebbe un ulteriore impulso al turismo, ed ancora oggi rimane una delle maggiori attrattive per i turisti.
Il gioco d’azzardo, la disponibilità di alcolici ad ogni ora del giorno e della notte e spettacoli per adulti hanno procurato a Las Vegas il soprannome di “Sin City”, “Città del peccato”, anche se l’ufficio del turismo preferisce chiamarla “The Entertainment Capital of the World”.


Giorno 15: Las Vegas

Consegna dell’auto in aeroporto a Las Vegas. Volo di rientro per l’Italia.