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Si parte in direzione Coyoacán, il sobborgo barocco della capitale eletto nel XVI° secolo da Hernan Cortés a propria dimora definitiva, un tranquillo quartiere dal variopinto aspetto coloniale fulcro, a partire da fine 800, di una vivace scena bohémien.

La Casa Azul è la luminosa dimora dell’infanzia di Frida dove lei, alla morte dei genitori, nel 1941, tornò con il grande amore della sua vita, il pittore muralista Diego Rivera, creando un cenacolo artistico frequentato da personalità come Sergei Eisenstein, Nelson Rockefeller, George Gershwin, Maria Felix. Un edificio basso e accogliente, che dal 1958 ospita il Museo Frida Kahlo: tra le stanza dell’abitazione si ammirano alcuni dei quadri più famosi di Frida qui dipinti.