Programma
Giorno 1: MOMBASA, Parco Nazionale di TSAVO Est
All’arrivo in aeroporto internazionale Mombasa, partenza in direzione del Parco Nazionale dello Tsavo Est con circa 120 km e 3 ore di percorrenza, arrivo previsto in tempo per il pranzo. Successivamente ripartenza per un suggestivo game drive all’insegna della fauna selvatica all’interno di uno dei Parchi Naturalistici più conosciuti al mondo. Nel tardo pomeriggio rientro al lodge per la cena e il pernottamento.
Il Parco di Tsavo Est attraversato dal fiume Galana è creato da pianure semiaride. Nello Tsavo Est si hanno maggiori possibilità di avvistare i grandi branchi dei tipici elefanti rossi camminando lungo le rive del fiume, abitato da coccodrilli grandi predatori che aspettano nascosti che le prede si avvicinino per bere. Oltre alle grandi mandrie di elefanti lo Tsavo Est non fa mancare rinoceronte, leopardo, bufalo e leone, presenti anche in grande quantità zebre, giraffe, ghepardi, ippopotami, coccodrilli, kudu minori, gerenuk, molti altri tipi di antilopi e moltissima altra fauna selvatica. Il Parco Nazionale dello Tsavo, creato nell’aprile del 1948, appartiene a un sistema di Parchi adiacenti che include il Parco Nazionale delle colline Chyulu, la Riserva Naturale di Ngai Ndethia e la Riserva Naturale di South Kitui, e con 22.000 kmq, diventa il più grande del Kenya ed uno tra più grandi al mondo. L’unione dei due Parchi costituisce uno dei maggiori e più importanti ecosistemi protetti del pianeta.
Giorno 2: TSAVO Est all’AMBOSELI
Prima colazione e partenza in direzione Nord-Ovest per il Parco Nazionale di Amboseli per circa 105 km circa 2 ore di percorrenza. Arrivo in tempo per il pranzo seguito da un adrenalinico game drive alla ricerca della fauna selvatica all’interno del Parco. Il Parco oltre alla sua fauna selvatica gode di un meraviglioso paesaggio contornato dall’iconico monte Kilimanjaro. Rientro al tramonto per la cena e il pernottamento al lodge.
L’Amboseli fu fondato come Riserva Naturale nel 1968 e dichiarato Parco Nazionale nel 1974. Il Parco è caratterizzato da habitat diversi dalle pianure sconfinate alle formazioni rocciose laviche ricoperte da arbusti spinosi alle foreste di acacia o ancora a palmeti, laghi e paludi. I fiumi sotterranei provenienti dal vicino Monte Kilimanjaro alimentano, in modo permanente, le sorgenti e i rigogliosi stagni ricolmi di papiri che, nei periodi di siccità, si popolano un gran numero di specie di animali selvatici alla ricerca di acqua e cibo. L’Amboseli gode di una splendida posizione ai piedi del Monte Kilimanjaro offrendo così un’eccellente vista sulla fauna selvatica che popola il terreno sottostante. Il Parco Nazionale di Amboseli comprende, inoltre, il bacino del Lago Amboseli, solitamente asciutto eccetto durante intense e prolungate stagioni piovose, per questo motivo la sua scarsa vegetazione a causa di lunghi mesi di siccità favorisce la visione degli animali, tra cui i “Big Five” (leoni, elefanti, leopardi, rinoceronti e bufali) e altre specie animale come giraffe, iene, zebre, gnu,
ghepardi, ippopotami, gazzelle. Il Parco è noto per le sue grandi famiglie di elefanti, dove ne è presente anche una grossa quantità di uccelli di svariate dimensioni, proprio per questo l’attività di Bird Watching è una delle più consigliate, soprattutto nei mesi tra ottobre e gennaio.
Giorno 3: TSAVO Ovest
Sveglia di buon mattino per un altro game drive per l’incontro con i big five.
Per i più temerari possibilità di sorvolare il Parco in mongolfiera, godendo di un panorama mozzafiato solcando così lo spazio che divide l’Amboseli dal Kilimanjaro: “il tetto d’Africa” All’arrivo colazione con uova, pancetta succo d’arancia e champagne (escursione non inclusa da pagare in loco).
Rientro al lodge per la prima colazione e ripartenza con circa 90 km e 1 ora e 30 di percorso per lo Tsavo Ovest, Parco Nazionale con diversità di paesaggio visibili dallo Tsavo Est. All’arrivo tempo per il pranzo e ripartenza per un emozionante safari. Visita delle scenografiche cascate di Mzima, conosciute per ospitare al suo finale una grande quantità di ippopotami e di coccodrilli. Rientro al lodge nel tardo pomeriggio per la cena e il pernottamento.
Il Parco Nazionale di Tsavo Ovest costituito da montagne con vette che superano i 2.000 metri e con recenti colline vulcaniche. Il paesaggio è letteralmente un caleidoscopio di ambienti diversi alternatisi tra loro, passando da aride pianure costellate di baobab creando così dense macchie di fitta vegetazione lungo il fiume Tsavo, da colline rocciose fino ai sinuosi profili dei coni vulcanici, o ancora da nere colate di lava creando così paesaggi lunari a sorgenti acqua cristallina contornate di papiri e palme come le sorgenti di Mzima. La fauna
del Parco di Tsavo Ovest, così come quella di Tsavo Est, ospita i temibili big five, oltre ad un’incredibile varietà di mammiferi, da quelli più rari e tipici delle aree aride somale a quelli più comuni dei ”territori masai”, e a più di 450 specie diverse di uccelli. Il fascino del Parco Nazionale di Tsavo, con la sua vastità, i suoi elefanti rossi e i leggendari leoni mangiatori di uomini, rimane una delle mete più ambite dall’esploratore moderno. Il Parco Nazionale dello Tsavo, creato nell’aprile del 1948, appartiene a un sistema di Parchi adiacenti che include il Parco Nazionale delle colline Chyulu, la Riserva Naturale di Ngai Ndethia e la Riserva Naturale di South Kitui, e con 22.000 kmq, diventa il più grande del Kenya ed uno tra più grandi al mondo. L’unione dei due Parchi costituisce uno dei maggiori e più importanti ecosistemi protetti del pianeta.
Giorno 4: Mombasa, Costa Nord e Sud
Sveglia di buon mattino per un’entusiasmante game drive per incontrare l’alba che illumina la savana ed i suoi abitanti. Rientro al lodge, prima colazione e successivo trasferimento in Mombasa, se il trasferimento è in direzione della costa al proprio hotel (in Watamu percorrendo circa 275 km e 4 ore oppure in Diani con circa 295 km e 4 ore e 30 di viaggio).
Mombasa, è la seconda città più grande del Kenya; con circa 1,2 milioni di abitanti ed il nucleo centrale della città che si è sviluppato sull’isola, si trova sull’omonima isola separata dal continente da due piccoli fiumi. Ha il più importante porto sulla costa orientale africana. il nome in arabo è Manbasa; in kiswahili invece Kisiwa Cha Mvita, col significato di “isola di guerra”, a ricordare le numerose contese per il controllo della città. È una città calda, fumosa e ricca di storia, risalente al XII sec. La città è menzionata dal geografo Tolomeo. Da
secoli dominio esclusivo dei mercanti musulmani, la città venne in passato attaccata dai Portoghesi che, nel 1505, la rasero al suolo sotto il comando di Dom Francisco. L’attrazione principale della parte vecchia è Fort Jesus, la fortezza che domina l’ingresso al porto: straordinario esempio di architettura militare costruita dai portoghesi nel 1593.
Passeggiando per la Città Vecchia, tra l’architettura islamica si trova la Moschea Mandhry, risalente al 1570, la Biashara Street o la “Strada del Mercato”, la Moi avenue con le gigantesche zanne di elefante in alluminio proseguendo per il porto nuovo il Mbaraki Pillar la torre affusolata di Fort Jesus e per il porto vecchio il Tempio Hindu, oltre a meravigliose ed innumerevoli spiagge Mombasa, è la seconda città più grande del Kenya; con circa 1,2 milioni di abitanti ed il nucleo centrale della città che si è sviluppato sull’isola, si trova sull’omonima isola separata dal continente da due piccoli fiumi. Ha il più importante porto sulla costa orientale africana. il nome in arabo è Manbasa; in kiswahili invece Kisiwa Cha Mvita, col significato di “isola di guerra”, a ricordare le numerose contese per il controllo della città. È una città calda, fumosa e ricca di storia, risalente al XII sec. La città è menzionata dal geografo Tolomeo. Da
secoli dominio esclusivo dei mercanti musulmani, la città venne in passato attaccata dai Portoghesi che, nel 1505, la rasero al suolo sotto il comando di Dom Francisco. L’attrazione principale della parte vecchia è Fort Jesus, la fortezza che domina l’ingresso al porto: straordinario esempio di architettura militare costruita dai portoghesi nel 1593. Passeggiando per la Città Vecchia, tra l’architettura islamica si trova la la Moschea Mandhry, risalente al 1570, la Biashara Street o la “Strada del Mercato”, la Moi avenue con le gigantesche
zanne di elefante in alluminio proseguendo per il porto nuovo il Mbaraki Pillar la torre affusolata di Fort Jesus e per il porto vecchio il Tempio Hindu, oltre a meravigliose ed innumerevoli spiagge.
PARTENZA: DAL 1 GENNAIO 2024 AL 13 DICEMBRE 2024