L’isola dei Pini è una piccola isola dell’oceano Pacifico (circa 250 kmq).

Venne scoperta da James Cook nel 1774, durante il suo secondo viaggio verso la Nuova Zelanda, che le diede questo nome per la presenza pini colonna presenti sull’isola.

L’isola è costituita da fondali poco profondi e da piccole baie che offrono spiagge bellissime circondate dal verde.

Fra le baie più rinomate, va sicuramente mezionata Oro Bay, una profonda insenatura a forma di virgola, circondata da alte foreste di araucarie e palme, con banchi di sabbia bianchissima ed una barriera naturale di rocce frastagliate che la difendono dal mare aperto: è una vera e propria piscina naturale, un acquario a cielo aperto in cui i pesci si aggirano tra i coralli.

Meritano una menzione anche Kanumera Bay e Kuto Bay cioè due piccole baie adiacenti considerate tra le più belle dell’isola e, infine, Upi Bay.

L’isola dei Pini si contraddistingue anche per essere il rifugio naturale di una abbondantissima fauna di uccelli marini. I fondali, inoltre, sono ricchissimi di crostacei e pesci gustosissimi da cuocere alla brace.

L’Isola era in passato una colonia penale e meritano pertanto una visita gli edifici storici quali la residenza del governatore, la “Gendarmerie” e le rovine delle prigioni.

Ma le meraviglie sono anche nell’entroterra: dall’alto del monte N’Ga (262 m), facilmente raggiungibile a piedi, quando il tempo è sereno, si può ammirare uno splendido panorama; vi sono poi alcune grotte naturali da visitare, la più conosciuta delle quali è quella della regina Ortensia.

Per il resto, l’interno è ricchissimo di boschi di araucarie, di preistoriche e spettacolari conifere e di piccole aree dedicate alla coltivazione locale.