Programma


Giorno 1: MARIENTAL

Arrivo all’aeroporto internazionale Hosea Kutako di Windhoek e disbrigo delle formalità doganali e dopo l’incontro con il personale addetto, partenza per Mariental, chiamata anche la porta del Kalahari. All’arrivo sistemazione al lodge in tempo per un pranzo leggero (non incluso). Nel pomeriggio escursione alla scoperta della fauna e della flora del territorio sottostante concludendo con un suggestivo aperitivo nel bel mezzo del Kalahari (non inclusa). Nel tardo pomeriggio rientro al lodge per la cena e il pernottamento.

Struttura: Kalahari Anib Lodge
Tipologia: lodge
Formula: Cena

Il deserto del Kalahari con un’estensione 750.000 km2 si estende politicamente, la massima parte in Botswana; un lembo a sud nella Repubblica Sudafricana e il margine occidentale nella Namibia. E’ morfologicamente molto arido, assomigliando più ad una steppa che del deserto vero e proprio. Il nome Kalahari significa “la grande sete” rendendolo così molto inospitale ed è scarsamente abitato. Il nome rappresenta l’anglicizzazione del termine Kgalagari, usata per indicare gruppi bantu insediati nello Stato del Botswana, linguisticamente e culturalmente vicini ai Cwana, probabilmente vivano in queste terre come cacciatori-raccoglitori da almeno ventimila anni. L’organizzazione sociale si fonda sulla presenza di clan e lignaggi patrilineari, essendo soprattutto pastori di bovini e di capre e cacciatori. Oltre a vari metalli si trova una delle più grandi miniere di diamanti del mondo, posizionata a Orapa nel Makgadikgadi. La parte namibiana è composta da sabbie rosse ricoperte di erba sottile, sgargiante, per lo più dorata e punteggiata di alberi di acacia e fauna selvatica, tra cui antilopi, orici, sciacalli, iene, leoni, suricati e ghepardi assieme a varie specie di rettili e uccelli.


Giorno 2: : PARCO NAZIONALE di NAMIB-NAUKLUFT

Direzione Ovest verso l’antico Deserto del Namib Naukluft attraversando le maestose Namib Naukluft Mountains prima di raggiungere il deserto del Namib con la sua combinazione di spettacolari paesaggi desertici e imponenti montagne. Il lodge si trova sotto la protezione di una duna formata da una cresta di sabbia fossilizzata, formata 20 milioni di anni fa. Arrivo al lodge e ripartenza nel pomeriggio fino alla cresta godendo di un paesaggio mozzafiato (escursione non inclusa).

Struttura: Namib Desert Lodge
Tipologia: lodge
Formula: HB


Giorno 3: SESRIEM CANYON, SOSSUSVLEI

Sveglia all’alba, colazione e partenza alla scoperta del Namib Desert con la visita della Dune 45, del Big Daddy (i più sportivi possono scalare) e della Dead Vlei, per terminare con la visita del Sesriem Canyon. Il pranzo verrà consumato al ristorante all’ingresso del Parco (non incluso). Rientro al lodge per un po’ di relax, successivamente cena e pernottamento.

Struttura: Namib Desert Lodge
Tipologia: lodge
Formula: HB

Sossusvlei è un luogo dai contrasti cromatici capaci di rendere magico questa parte di mondo. Il nero degli alberi “camelthorn” ed il bianco del terreno argilloso, le montagne di dune rossastre fanno da cornice all’azzurro celestiale del cielo. L’area del “Dead Vlei”, è una depressione circondata da dune monumentali. Il termine Dead Vlei significa letteralmente “palude morta” (dead) e “pantano” (Vlei Il nome “il luogo dove le acque terminano”, in lingua boscimana, si tratta di una palude di argilla bianca; un pezzo di Mondo,
circondato dalle più alte dune di sabbia al mondo (alcune raggiungono addirittura i 300/400 metri d’altezza), disseminata di centinaia di alberi d’acacia morti, che un tempo fiorivano rigogliosi quando il fiume Tsauchab bagnava questo pezzo di terra. Circa 900 anni fa, il fiume a seguito dei movimenti delle dune, deviò il suo corso, lasciando la Dead Vlei completamente arida e provocando la morte di tutte le acacie. In una stagione delle piogge particolarmente ricca, si riempie offrendo così una riserva d’acqua sia per un alto numero di animali sia per le piante, che normalmente sopravvivono grazie alla rugiada del mattino. All’ interno del Parco, troviamo: la Duna di Elim, alta più di 300 metri; e la Duna 45, la più nota e fotografata: distante 45 km dall’ ingresso, alta 150 metri.


Giorno 4: VALLE della LUNA, SOLITAIRE, SWAKOPMUND

Direzione Nord per arrivare fino alla costa, fermandoci lungo il tragitto alla Valle della Luna, zona attraversata dal Tropico del Capricorno e per lo più pianeggiante. Un misterioso paesaggio è stato costruito attraverso anni di erosione di strati morbidi di terra che sono stati depositati in questa zona oltre 450 milioni di anni fa. La fermata successiva sarà per una visita a Solitaire. L’origine del nome Solitaire è curiosa, questo terreno fu acquistato nel 1948 un colone tedesco dove la moglie trovò uno dei diamanti più gradi della Namibia ma allo stesso tempo dava un senso di solitudine. Il posto è famoso per la sua torta di mele, dove si potrà gustare assieme ad una tazza di caffè oppure di Rooibos tea. Cena e pernottamento in hotel.

 

Struttura: The Delight Swakopmund
Tipologia: guesthouse
Formula: B&B

La cittadina sorge sulla costa atlantica, in corrispondenza della foce a delta del fiume Swakop, da il nome in tedesco “foce dello Swakop”. Circondata dal deserto e dall’Oceano, la cittadina ha un tipico aspetto bavarese: case dai tetti appuntiti, insegne in lingua tedesca scritte spesso con caratteri gotici. Swakopmund è sovente avvolta da un fitto manto di nebbia fino a tarda mattinata quando un forte vento la spazza via. Nel 1884, al termine delle trattative del Conferenza di Berlino, gran parte del territorio dell’odierna Namibia fu assegnato alla Germania, e andò a formare l’Africa Tedesca del Sud-Ovest. Nel 1890 i tedeschi fondarono la città principale, Windhoek attuale capitale. Poiché l’unico insediamento portuale della colonia, Walvis Bay, era stato dichiarato enclave britannica dal Congresso, nel 1892 i tedeschi procedettero alla realizzazione di un proprio porto sull’Atlantico. La scelta del luogo cadde sulla foce del fiume Swakop per via della buona disponibilità di acqua dolce. Il tratto di costa nei dintorni della foce non offriva nessun tipo di riparo naturale alle navi attraccate; questo, però, vale per la gran parte della costa della Namibia. La data esatta della fondazione della città si fa risalire al 4 agosto 1892, giorno in cui l’equipaggio di una nave chiamata Hyäne (“iena” in tedesco) eresse due segnali su una grande duna, nei pressi dell’odierno faro. I primi abitanti dell’insediamento furono 120 soldati delle Schutztruppen e 40 coloni portati a Swakopmund da un’altra imbarcazione, la Marie Woermann.


Giorno 5: WALVIS BAY, SANDWICH HORBUR

Sveglia di buon mattino e prima colazione al The Delight. Successivamente partenza alla scoperta della cittadina di Walvis Bay, a circa 35 km da Swakopmund, nella baia omonima sull’Oceano Atlantico. Walvis Bay ha una collocazione ideale nella baia come punto d’approdo intermedio sulla via per il Capo di Buona Speranza, e la presenza del frangiflutti naturale, costituito da Pelican Point
una lingua di terra la quale fece sì che qui sorgessero numerosi insediamenti europei e giustifica la tormentata storia della baia, da sempre al centro di contese internazionali. Il nome della cittadina deriva dall’olandese Walvisbaai, “Baia delle balene”; l’acqua profonda della baia, ospita una ricca vita marina e molto plancton, ed era di conseguenza visitata assiduamente dalle balene, principale porto della Namibia, centro dell’industria ittica e meta turistica in rapido sviluppo. Le escursioni passano dal kayak nella laguna di Walvis Bay, alle crociere con i delfini, al sandboarding, al quad e allo skydiving, all’adrenalinica Sandwich Horbure, le dune più frizzanti del Paese solcate con un 4×4 dove si andrà alla scoperta di questo leggendaria località. tutte le escursioni non sono comprese). Nel tardo pomeriggio rientro a Swakoplmund per la cena e il pernottamento.

Struttura: The Delight Swakopmund
Tipologia: guesthouse
Formula: B&B

Distante circa 80 chilometri a Sud di Swakopmund, Sandwich Harbourfa parte del Parco Nazionale del Namib Naukflut, uno dei Parchi Naturalistici più grandi e variegati del mondo. Il nome deriva dal termine afrikaner “sandfische” che vuol dire “pesce”; secondo altre teorie viene da una baleniera inglese, “Sanwich” appunto, che rimase bloccata nel posto per mesi per via delle cattive condizioni del mare, prima di ripartire alla volta dell’oriente. Ancora un antico bottino dell’importante porto commerciale che Sandwich Harbour era fino alla fine dell’ottocento, oggi non rimane nessuna traccia. Una leggenda popolare vuole che nel settecento una nave inglese diretta verso l’India, con a bordo un carico d’oro, si sia incagliata nella baia e che il prezioso carico sia andato disperso tra le dune, dove si troverebbe ancora sepolto. Dell’importante porto commerciale che Sandwich Harbour era fino alla fine dell’ottocento, oggi non rimane nessuna traccia tanto che, guardando l’immensa e incontaminata distesa di sabbia che lo caratterizza, si fa fatica a credere che lo sia stato veramente. Non è comunque una leggenda, per quanto singolare, a rendere magico questo posto, quanto la sua stessa natura, la sua fisionomia e il suo paesaggio.


Giorno 6: BRANDEBERG

Partenza verso Nord-Est in direzione della catena montuosa dell’Erongo e della vasta regione del Damaraland con i suoi spettacolari ammassi granitici, il più grande “museo all’aria aperta” di tutta l’Africa del Sud. Twyfelfontein, una straordinaria combinazione di oltre 2.000 pitture rupestri ed incisioni Patrimonio Mondiale del UNESCO lasciate dai boscimani, sparpagliate su tutta la superficie dell’area in questione. Proseguimento per la Montagna Bruciata, una collina con un flusso di lava di 80 milioni di anni, solidificato ai piedi di una cresta vulcanica lunga 12 chilometri, dal 15 settembre 1956, la Burnt Mountain è stata dichiarata monumento Nazionale della Namibia. A poca distanza si trovano le cosiddette canne d’organo, una formazione rocciosa che comprende un gruppo di basalti colonnari rassomiglianti fortemente a delle canne d’organo. Questa bizzarre creazioni naturali si sono formate circa 150 milioni di anni fa a seguito dell’intrusione di lava liquida in una formazione rocciosa di ardesia, che è stata esposta nel tempo dall’erosione. Nel tardo pomeriggio rientro al lodge per la cena e il pernottamento.

Struttura: Damara Mopane Lodge
Tipologia: lodge
Formula: HB


Giorno 7: DAMARALAND

Giornata dedicata al più grande “museo all’aria aperta” di tutta l’Africa del Sud. Twyfelfontein, una straordinaria combinazione di oltre 2.000 pitture rupestri ed incisioni Patrimonio Mondiale del UNESCO lasciate dai boscimani, sparpagliate su tutta la superficie dell’area in questione. Tempo per il pranzo (non incluso) e proseguimento per la Montagna Bruciata, una collina con un flusso di lava di 80 milioni di anni, solidificato ai piedi di una cresta vulcanica lunga 12 chilometri, dal 15 settembre 1956, la Burnt Mountain è stata dichiarata monumento Nazionale della Namibia. A poca distanza si trovano le cosiddette canne d’organo, una formazione rocciosa che comprende un gruppo di basalti colonnari rassomiglianti fortemente a delle canne d’organo. Questa bizzarre creazioni naturali si sono formate circa 150 milioni di anni fa a seguito dell’intrusione di lava liquida in una formazione rocciosa di ardesia, che è stata esposta nel tempo dall’erosione. Nel tardo pomeriggio rientro al lodge per la cena e il pernottamento

Struttura: Damara Mopane Lodge
Tipologia: lodge
Formula: HB

Twyfelfontein è nota per le sue incisioni rupestri e graffiti dell’età della pietra presenti sulle rocce di arenaria; il sito è stato dichiarato monumento nazionale nel 1952. Si ritiene che questi disegni siano stati fatti dagli antenati dei moderni San (Boscimani). La data è incerta, ma si pensa che i disegni più antichi possano avere più di mille anni. Rappresentano soprattutto scene di caccia a diversi animali (elefanti, leone, rinoceronti, giraffe, otarie e altri), molti dei quali sono rappresentati insieme alle loro impronte. Il paleontologo francese Henri Breuil ha definito questi disegni “paesaggi dell’anima”. Il nome Twyfelfontein è attribuito sia alla sorgente che alla valle che a tutta l’area circostante, divenuta un’attrazione turistica, di cui fa parte anche la Foresta pietrificata di Khorixas. La valle di Twyfelfontein è stata abitata, a partire da circa 6000 anni fa, da gruppi di cacciatori-raccoglitori dell’età della pietra facenti
parte della cultura di Wilton, i quali furono artefici di numerosi dipinti e incisioni rupestri. Tra i 2500 e i 2000 anni fa giunsero nella valle i Khoikhoi, un gruppo etnico correlato a quello dei Boscimani. Anche i Khoikhoi furono autori di incisioni rupestri che tuttavia si distinguono nettamente dalle opere precedenti.


Giorno 8: Parco Nazionale di ETOSHA

Partenza dopo colazione con il nostro personale in direzione del Parco Nazionale Etosha il più grande estuario degli animali di tutto il paese. Arrivo in tempo utile per un emozionante game drive all’insegna della fauna selvatica africana. Nel tardo pomeriggio rientro al capo per la cena e il pernottamento.

Struttura: Etosha Safari Camp
Tipologia: campo tendato
Formula: HB


Giorno 9: Parco Nazionale di ETOSHA

Il giorno seguente viene dedicato interamente al safari in 4×4 con un’ esperto ranger il quale si occuperà di spiegare la bio-fauna che popola il Parco e il suo mistico paesaggio.

Struttura: Etosha Safari Camp
Tipologia: campo tendato
Formula: HB

Creato nel 1907, è stato uno dei primi Parchi Nazionali Faunistici sorti per la protezione della fauna e della flora. Con un’area di 100.000 kmq l’Etosha era all’epoca la più grande Area Protetta del mondo. Verso il 1960 il Parco venne progressivamente ridimensionato, fino a raggiungere l’attuale estensione di circa 23.000 kmq, il cui centro è costituito dal “pan”, bacino perfettamente piano di sale che brilla alla luce del sole, lungo un centinaio di chilometri e largo una quarantina. Questa nudità biancastra offre, comunque una protezione agli animali più vulnerabili visto che l’assenza di vegetazione non lascia nascondigli ai pericolosi predatori. Il nome “Etosha significa “grande luogo bianco”, con riferimento al colore del suolo del deserto salino che costituisce il 25% dell’area del Parco. Si ritiene che fino a circa 12 milioni di fa quest’area fosse un tempo un lago poco profondo, alimentato dal fiume Kunene; in seguito mutò il proprio corso e la zona si trasformò in un semi deserto. Seguendo piste in terra battuta si va alla ricerca di gruppi di elefanti, raccolti attorno alle pozze d’acqua, di branchi di erbivori, in perenne movimento fra i boschetti di acacie e di leoni in agguato tra i cespugli attorno alle pozze. La scarsità dei bacini d’acqua rende necessario un curioso rispetto per la gerarchia degli
animali che si abbeverano; in ordine di importanza: elefanti, predatori, erbivori e poi volatili. Gli animali aspettano il loro turno, disponendosi a gruppi attorno alla pozza.


Giorno 10: : WINDHOEK

Colazione al campo prima di tornare a Windhoek in direzione sud, passando per il popolare mercato degli intagliatori di legno di Okahandja (tempo permettendo). Successivo trasferimento all’aeroporto internazionale in tempo utile per il volo di rientro in Italia, pasti e pernottamento a bordo.



Partenze: Dal 01 Nov 23’al 30 Giu 24’

 

*La guida parlante italiano ha un costo extra a veicolo al giorno di NAD 800 (circa € 45 )

GONDWANA CIRCUITI; TERMINI E CONDIZIONI DEL TOUR
TERMINI DI PRENOTAZIONE E CONFERMA
Tutte le prenotazioni devono essere comunicate per iscritto. 60 giorni prima della partenza del
tour, chiediamo la riconferma della prenotazione.
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Pagamento rigorosamente 30 giorni prima dell’arrivo dell’ospite / o secondo il vostro accordo di
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CUCINA E INTOLLERANZE

È possibile soddisfare la maggior parte delle esigenze alimentari. Al momento della prenotazione,
si prega di comunicare eventuali esigenze dietetiche specifiche.
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per la durata del soggiorno in Namibia e nelle altre località incluse nell’itinerario.
POLITICA DI CANCELLAZIONE
Tutte le cancellazioni devono essere comunicate per iscritto.
PENALI DI CANCELLAZIONE:
29 – 60 giorni dall’arrivo: 10% di cancellazione
22 – 28 giorni dall’arrivo: 20% di cancellazione
15 – 21 giorni dall’arrivo: 30% di cancellazione
08 – 14 giorni dall’arrivo: 50% di cancellazione
04 – 7 giorni dall’arrivo: 75% di cancellazione
01 – 3 giorni  dall’arrivo: 90% di cancellazione