Programma


Giorno 1: Nairobi, l’Area Privata di Conservazione di OL PEJETA

Arrivo all’aeroporto internazionale Jomo Kenyatta di Nairobi e dopo il disbrigo delle formalità aeroportuali partenza in direzione dell’Area di Conservazione di Ol Pejeta. Il viaggio durerà all’incirca 5 ore, con arrivo in tempo utile per il pranzo. Nel pomeriggio partenza per un
entusiasmante fotosafari all’interno della Ol Pejeta Conservancy, una Riserva Naturale di proprietà privata dove ci si avventurerà in un adrenalinico safari, oppure altre attività (non incluse nella quota) proposte dal lodge. Rientro in tarda serata per la cena e il pernottamento.
Struttura: Sweet Waters Serena Camp
Tipologia: campo tendato


Giorno 2: Nairobi, l’Area Privata di Conservazione di OL PEJETA

Sveglia di buon mattino per un adrenalinico safari all’interno del Santuario di Ol Pejeta alla ricerca della fauna selvatica. Rientro al campo per il pranzo e ripartenza per visitare il santuario degli chimpanzè e conoscerne le sue profonde abitudini.
Struttura: Sweet Waters Serena Camp
Tipologia: campo tendato

L’Ol Pejeta Conservancy, una Riserva Faunistica di 360 km2, senza scopo di lucro, situata nella contea di Laikipia. Ubicata, tra i contrafforti degli Aberdares e il Monte Kenya l’’Ol Pejeta Conservancy lavora per conservare la fauna selvatica, fornire un santuario per i grandi primate mantenendosi così attraverso l’ecoturismo avendo così a cuore la vita lo sviluppo della fauna selvatica. Il Conservancy vanta il più grande santuario di rinoceronti neri dell’Africa orientale; nel 2013 ha raggiunto il traguardo di una popolazione di 100 rinoceronti neri. Ospita anche i due rinoceronti bianchi settentrionali rimasti al mondo, trasferiti dallo zoo di Dvůr Králové nella Repubblica Ceca. Qui si trova il santuario degli scimpanzé Sweetwaters, che offre un rifugio agli scimpanzé orfani, abbandonati e salvati. È l’unico posto in Kenya dove si possono vedere gli scimpanzé. Il Conservancy ospita i “Big five game” e un’ampia selezione di altri animali africani, il che lo rende una destinazione popolare per i safari. Inoltre, gestisce un programma di allevamento di bestiame di successo, che va a beneficio dei pastori locali e della fauna selvatica. Attraverso il programma di sviluppo
comunitario della riserva, Ol Pejeta fornisce finanziamenti alle comunità circostanti per aiutare progetti sanitari, educativi, idrici e infrastrutturali. Inoltre, sostiene la fornitura di servizi di divulgazione agricola e zootecnica e lo sviluppo di iniziative turistiche di conservazione basate sulla comunità.


Giorno 3: Il Parco Nazionale del Lago ELEMENTAITA

Sveglia all’alba per un’entusiasmante safari con ripartenza in direzione Ovest per il Lago Naivasha ed il suo Parco Nazionale omonimo, dove le ore di viaggio all’incirca saranno 4, attraversando paesaggi di diversa costituzione tra loro. All’arrivo al lodge tempo per il pranzo e tempo per il relax. A disposizione si possono trovare le attività offerte dal lodge (non incluse nella quota, da pagare in loco). Nel tardo pomeriggio rientro al lodge (per chi ha scelto le escursioni) con cena e pernottamento.
Struttura: Lake Elemeteita Serena Camp
Tipologia: campo tendato

Il nome del lago Elmenteita deriva dalla parola muteita, che in lingua masai significa “luogo di polvere”, un riferimento polverosità portato dalla siccità della zona. Il lago Elmenteita si trova tra il lago Naivasha e il lago Nakuru nella Rift Valley. Il lago è normalmente è profondo meno di 1 metro e delimitato da distese fangose incrostate di trona durante le stagioni secche. All’estremità meridionale del lago si trovano le sorgenti termali “Kekopey”, in cui si riproduce un pesce introdotto, la tilapia del lago Magadi. Il lago ospita oltre a 400 specie di uccelli i fenicotteri in visita, sia la varietà maggiore che quella minore, che si nutrono rispettivamente di crostacei e larve di insetti del lago e delle sue alghe blu-verdi in sospensione. Le sue rive sono pascolate da zebre, gazzelle, eland e famiglie di facoceri. L’area del Lago Elmenteita ha ricevuto il suo primo insediamento bianco quando Lord Delamere (1879-1931) il quale fondò Soysambu, una colonia di 190 km2, sul lato occidentale del lago. Delamere donando a suo cognato, parte della terra la quale, costruì il “Kekopey Ranch”. Il ranch di Soysambu è ancora occupato dai sui discendenti. La tutela copre 2/3 del litorale e ospita oltre 12000
animali selvatici. Il lago Elmenteita è un sito Ramsar dal 2005.


Giorno 4: Riserva Nazionale di MASAI MARA

Dopo la prima colazione partenza in direzione Nord-Est per la Riserva Naturalistica più famosa al Mondo; la Riserva Nazionale di Masai Mara. All’arrivo al lodge tempo per il pranzo e ripartenza per un favoloso game drive all’insegna della fauna selvatica. Nel tardo pomeriggio rientro al lodge con cena e pernottamento.

Struttura: Fig Tree Camp
Tipologia: campo tendato


Giorno 5: Riserva Nazionale di MASAI MARA

Giornata dedicata interamente al safari avvistando la numerosa fauna selvatica all’interno della Riserva. I più temerari potranno usufruire di un ‘emozionante safari ballon, un autentico volo in mongolfiera (escursione non inclusa nella quota, da pagare in loco. Pranzo a pic nic e nel tardo pomeriggio rientro al lodge per la cena e il pernottamento.
Struttura: Mara Sopa lodge o simile
Tipologia: lodge

La Riserva Nazionale di Masai Mara è una grande Riserva Naturale istituita nel 1961. Situata nella parte Sud-Occidentale del Paese prende il nome dal popolo Masai e del fiume Mara. La superficie del Masai Mara è di 320 km², l’intera Area attraversata dalla Grande Rift Valley è l’habitat più rappresentativo, ovvero quello della savana africana punteggiata dalle tipiche acacie. La Riserva Faunistica è nota per l’eccezionale concentrazione di fauna e per la celebre “grande migrazione” di gnu e zebre che ha luogo in Aprile-Maggio.
L’icona più nota del Masai Mara è probabilmente l’immagine del leone, di cui si trovano grandi branchi; nel Parco sono comunque presenti tutti i cosiddetti Big Five; leone, leopardo, bufalo, elefante, rinoceronte, sebbene la popolazione di rinoceronti neri sia in serio pericolo, (nel 2000 si stimava la presenza di appena 37 esemplari). Gli ippopotami sono numerosi nel fiume Mara e nel fiume Talek senza dimenticare i ghepardi considerati in pericolo, anche a causa del disturbo della visita dei turisti. Come nel Parco del Serengeti, gli gnu sono i principali abitanti (milioni di esemplari). Essi migrano dal Serengeti al Masai Mara in primavera e viceversa
in autunno. Nella Riserva numerose sono anche altre specie di antilopi, in particolare la gazzella di Thomson e la gazzella di Grant, gli impala, e grandi branchi di zebre si trovano ovunque.


Giorno 6: Nairobi- Partenza

Dopo la prima colazione al lodge, rientro nella capitale percorrendo circa 6 ore (325 km), in alternativa si può prendere il volo di rientro con un cessna da 12 pax dal piccolo aeroporto adibito nel Masai Mara, il volo avrà seguito in mattinata (quota su richiesta). All’arrivo in Nairobi dove un rinfresco sarà servito all’Eka Hotel prima del trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo intercontinentale oppure per un’estensione balneare.



6 giorni in fuoristrada (jeep) 4×4 e ranger in lingua italiana e inglese partenza tutti i giorni base 2 pax