Always Coca Cola… o no!? La sfida di Mecca Cola e Inca Kola

Pubblicato il in Consigli di viaggio.

Se pensate ad una bibita qual è il primo nome che vi viene in mente?

La Coca è la regina del settore delle bevande gassate, il primo marchio non solo nei paesi occidentali (eccetto gli USA, dove la Pepsi combatte per la leadership), ma anche in tutti i paesi più o meno sviluppati. Per gli amanti dell’Africa, provate a pensare al baretto nel villaggio sperduto sulla strada per un grande parco. Che logo c’è nell’insegna? Che cosa beve Babbo Natale?!

Solo due bevande osano sfidare il colosso, la Mecca Cola e l’Inca Kola. 

Iniziamo con la Mecca Cola. Lanciata ufficialmente nel 2002 da un imprenditore franco-tunisino , sull’onda lunga del successo della Zam Zam Cola iraniana (altro caso che andrebbe affrontato), è oggi distribuita in 60 paesi e si sta lentamente diffondendo nell’Africa subsahariana e in Europa, concentrandosi soprattutto nei negozi “etnici” e nelle zone di alta immigrazione. Pur essendo a tutti gli effetti un’impresa capitalistica, l’azienda dimostra un grande impegno nel sociale, devolvendo parte dei profitti nei confronti di associazioni per i diritti umani che tutelano gli abitanti dei Territori Occupati Palestinesi e parte in charities nei paesi di distribuzione, per circa il 20% dei profitti. [fonte: Wikipedia]

Insomma, un vero e proprio colosso!

Ma il caso più eclatante e curioso è forse quello dell’Inca Kola peruviana. Se per la Mecca cola pur sempre di cola si parla, qua la bevanda è completamente diversa. Inoltre, parte del successo della bevanda mediorientale è dato dall’avversità verso la provenienza statunitense della grande multinazionale.

Al contrario, per i peruviani non vi è alcuna avversità, semplicemente preferiscono la loro bevanda nazionale! Di colore giallastro, con un sapore zuccherino simile ad chewing-gum , ha come ingrediente principale l’erba luisa (cedrina). La maggior parte degli occidentali che hanno provato questa bevanda ha espresso un giudizio non proprio positivo, ma ai peruviani piace e questo fa del Perù l’unico stato al mondo in cui la Coca Cola non è il leader assoluto delle bevande analcoliche! Ad oggi la quota di mercato è Inca Kola 31%, Coca 20%.

L’Inca nasce nel 1910 da una ricetta di una famiglia di immigrati inglesi, i Lindley.  Il successo della bevanda fu immediato in poco tempo si attestò ai vertici dei consumi nazionali. Negli anni ’70, la battaglia fra Coca e Pepsi per il dominio del mercato peruviano favorì nettamente il terzo incomodo, che poté attestarsi sul gradino più alto delle vendite.

La Coca Cola promise battaglia, ma inutilmente. Nel ’95 quasi raggiunse il competitor, ma l’anno successivo ricevette il colpo di grazia: McDonalds, che in tutto il mondo serve solo Coca, ruppe l’esclusiva ed iniziò a servire la Kola.

Questo costrinse gli americani ad accettare la sconfitta e a correre ai ripari. Nel 1999 acquistarono una quota di minoranza della società Lindley (30%) che detiene il marchio Inca,sancendo definitivamente il successo della bevanda nazionale e aprendo il marchio peruviano all’espansione sul mercato latino e statunitense.

Quindi, se siete intenzionati ad andare in Perù, per turismo o per lavoro, ricordatevi di provare questa delizia!